DUISBURG, RESSA FURIBONDA
ALLA LOVE PARADE: 17 MORTI
OLTRE 100 FERITI
da Leggo.it
Una tremenda calca, e l'ondata di panico che ne è seguita all'ingresso e dentro un tunnel, principale via di accesso all'area dove si svolgeva la Love Parade di Duisburg, in Germania, ha causato diciassette morti, nove donne e sei uomini, e un centinaio di feriti. In tarda serata la festa continuava sul luogo della tragedia. La Farnesina ha avviato verifiche sull'eventuale coinvolgimento di italiani nella tragedia. Secondo i media tedeschi e le testimonianze raccolte, la ressa è stata scatenata dalla pressione di migliaia di ragazzi che cercavano di entrare nell'area dove si svolgeva l'evento, l'enorme sito di una ex acciaieria dismessa a metà degli Anni '80 con all'interno uno scalo merci. Secondo gli organizzatori alla Love Parade hanno partecipato durante l'intera giornata quasi un milione e mezzo di persone, in maggior parte tra i 18 e i 25 anni e provenienti da tutta Europa: fotografie hanno mostrato l'area riempita da una folla impressionante.
Secondo molti testimoni, il tunnel - lungo oltre 200 metri e largo 30 - era «troppo stretto» per garantire l'afflusso dei partecipanti. La tragedia, secondo un reporter della Bild sul posto, è avvenuta «a causa del sovraffollamento al tunnel, un vero e proprio collo di bottiglia: in migliaia volevano abbandonare il terreno della vecchia stazione merci dove c'era il palco». «Al tempo stesso - ha aggiunto - sono arrivati in migliaia che volevano raggiungere il palcoscenico! È sconvolgente.». «Urla, paura, panico», descrive la Bild: «Migliaia di persone si sono scontrate, molti - almeno una dozzina di persone - sono stati stritolati, capovolti nella ressa e hanno dovuto essere rianimati da personale sanitario». Un partecipante alla manifestazione, Marius, di 18 anni, riferisce ancora Bild, ha raccontato che «non c'è stata possibilità di fuga, la gente faceva come un muro. Ho avuto paura di morire». «Ho avuto fortuna: ho trovato un piccolo buco, ma accanto a me sono morte due donne», ha raccontato una ragazza.
La polizia - 1.200 gli agenti mobilitati - e i soccorritori sono giunti agevolmente sul posto, perché l'autostrada che fiancheggia il sito, delimitato anche dalla linea ferroviaria, era stata chiusa alla circolazione per tutta la giornata, ma raggiungere i feriti e le vittime è stato a lungo impossibile. Nella grande confusione creatasi è difficile capire la dinamica esatta della tragedia: un funzionario del Municipio di Duisburg, Wolfgang Rabe, ha detto alla tv che non è avvenuta dentro, bensì fuori del tunnel: «Quindici persone - ha affermato - sono morte per essere cadute da barriere su cui si erano arrampicate». L'evento è stato fatto proseguire, con la maggior parte dei partecipanti rimasta a lungo all'oscuro dell'accaduto.
«L'Unità di crisi della città di Duisburg ha deciso di non porre fine alla manifestazione per motivi di sicurezza», ha detto il portavoce del municipio, Frank Kopatschek, aggiungendo che le uscite di sicurezza dell'area e tutte le cancellate che la delimitavano nel frattempo erano state aperte e «numerosi visitatori» ne hanno approfittato per allontanarsi. La calca si è scatenata intorno alle 17.15, e solo in serata avanzata il tunnel della morte si è svuotato. Le immagini tv in diretta mostrano però che la Love Parade continuava quando era già calato il buio. Secondo la tv tedesca migliaia di ragazzi si sono allontanati nella calma, molti dirigendosi verso la principale stazione ferroviaria di Duisburg, grande centro industriale della Ruhr, il più grande porto fluviale d'Europa.
I media tedeschi si interrogano ora su come sia stata possibile una simile tragedia, denunciando la mancanza di vie di scampo e le non adeguate dimensioni dell'area rispetto alla massa di gente confluita. La cancelliera Angela Merkel si è detta «sconvolta», mentre il presidente Wulff ha chiesto di fare «chiarezza» sulle circostanze. Nata a Berlino nel 1989, sull'onda del crollo del Muro, l'annuale Love Parade, grande kermesse della musica techno era stata organizzata di nuovo dopo una pausa l'anno scorso.