Moratti: "Vieri? Fa tristezza. E' una vergogna ribaltare la realtà."
ROMA (3 aprile) - Non ha peli sulla lingua, Massimo Moratti, a proposito dei nuovi sviluppi di "calciopoli": «E' una vergogna - ha detto ai microfoni di Sky prima dell'inizio di Inter-Bologna - Si sta tentando un ribaltamento della realtà che offende e che non ci lascia indifferenti. Capisco che ci si debba difendere, ma si tratta di una vicenda brutta e vergognosa». Poche parole su Christian Vieri, che ha chiesto di revocare lo scudetto 2006 assegnato all'Inter a causa del presunto spionaggio ai suoi danni. «Vieri? Fa tristezza» commentato Moratti.
Parlando delle iniziative dei legali di Luciano Moggi e di Christian Vieri, Moratti ha detto: «Sono due vicende diverse che casualmente escono insieme. Forse c'è una lunga amicizia. M sembra che Mourinho abbia anticipato i tempi. Il giorno prima ha detto quello che sarebbe successo il giorno dopo».
Da ilmessaggero.it
Vieri chiede la revoca dello scudetto '06 all'Inter Stretto in una morsa. Così deve essersi sentito Massimo Moratti ieri pomeriggio dopo aver appreso due notizie non proprio piacevoli: il testo di una intercettazione tra lui e l’ex designatore Bergamo e la richiesta di Bobo Vieri alla Procura Federale. Bobone, è tornato alla carica chiedendo alla Figc di aprire un fascicolo per la revoca dello scudetto 2005-2006 della società nerazzurra (art.18 del Codice di giustizia sportiva), richiesta sfasata rispetto all’epoca in cui sarebbe stata violata la sua privacy dall’Inter: nella suddetta stagione Vieri era tesserato per i Milan prima e il Monaco poi. Oltre alla revoca del tricolore l’ex giocatore chiede l'interdizione dalle cariche societarie per il presidente Moratti e del vicepresidente Rinaldo Ghelfi (art.19). Questo sulla scorta degli atti dell'inchiesta penale milanese sui dossier Telecom in cui Vieri compare nell’elenco delle parti lese per una presunta attività di spionaggio ai suoi danni. L’ex attaccante ancora imbufalito per la storia dei pedinamenti e delle ipotizzate acquisizioni dei suoi tabulati telefonici ha avviato una causa civile chiedendo un risarcimento di 12 milioni di euro a Telecom e 9 milioni e 250 mila euro all'Inter perché sarebbe stato controllato indebitamente. Cosa che gli avrebbe causato anche una forte depressione, come rivelato dallo stesso ex giocatori. L’altra offensiva, invece, ha coinvolto la Procura Federale. Il suo legale Danilo Buongiorno spiega: «Il mio assistito si è rivolto alla Procura Federale per una questione di lealtà e di giustizia. L’Inter non è stata leale con lui. É deluso e dispiaciuto, ma per nulla preoccupato perché esercita un diritto visto che è stato danneggiato». La richiesta dell’ex nerazzurro non è nuova. Nel 2006, infatti, dopo l’arresto di Tavaroli, Vieri avanzo un’analoga denuncia alla Procura Federale. L’organo della Figc aprì un fascicolo analizzando le doglianze di Vieri, sentendo inoltre sia Massimo Moratti sia l’ad e vice presidente Rinaldo Ghelfi. Ne seguì l’archiviazione (22 giugno 2007). La richiesta di riapertura di un procedimento disciplinare da parte della giustizia sportiva verso l’Inter era già stato accennata dal legale dell’ex nerazzurro lo scorso 22 ottobre, dopo l’udienza della causa civile intentata da Vieri contro Inter e Telecom. «Prima però bisognerà valutare gli atti penali acquisti in questa causa», disse l’avvocato Buongiorno. Atti che in questo momento sono al vaglio del Gup. E tra le richieste di rinvio a giudizio ci sono uomini Telecom e Pirelli, ma nessun tesserato dell’Inter. Da Lastampa.it |