venerdì 18 giugno 2010

José Saramago

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« Il romanziere maggiormente dotato di talento ancora in vita. Il Maestro è uno degli ultimi titani di un genere letterario in via di estinzione »

(Harold Bloom su Saramago, Il genio, BUR, 2003)
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José Saramago
Medaglia del  Premio Nobel Nobel per la letteratura 1998

José de Sousa Saramago (Azinhaga, 16 novembre 1922Lanzarote, 18 giugno 2010) è stato uno scrittore, poeta e critico letterario portoghese, premio Nobel per la letteratura nel 1998.

Biografia [modifica]

Il padre di Saramago, José de Sousa, era un agricoltore, che si trasferì con la famiglia a Lisbona nel 1924, dove trovò lavoro come poliziotto. Il fratello minore di Saramago, Francisco, morì a soli due anni, pochi mesi dopo l'arrivo a Lisbona.

A causa delle difficoltà economiche, Saramago fu costretto ad abbandonare gli studi all'Istituto Tecnico. Dopo occupazioni precarie di ogni tipo, trovò un impiego stabile nel campo dell'editoria e per dodici anni ha lavorato come direttore di produzione.

Saramago sposò Ida Reis nel 1944. La loro unica figlia, Violante, nacque nel 1947.

Nel 1947 scrisse il suo primo romanzo "Terra del peccato", (che in seguito ripudiò come un figlio scapestrato), ma il Portogallo di Salazar, il dittatore a cui Saramago s'era sempre opposto tenacemente e dal quale era sempre stato pesantemente censurato nella propria attività giornalistica, non l'accolse benevolmente. S'iscrisse clandestinamente al Partito Comunista portoghese nel 1969, riuscendo sempre ad evitare di finire nelle mani della polizia politica del regime.

Durante gli anni sessanta riscosse molto successo la sua attività di critico letterario per la rivista "Seara Nova". La sua prima raccolta di poesie "I poemi possibili" risale a quegli anni, precisamente al 1966.

Negli anni settanta diventò direttore di produzione per una casa editrice e, dal 1972 al 1973, curò l'edizione del giornale "Diario de Lisboa". In quegli stessi anni pubblicò diverse poesie, "Probabilmente allegria", (1970), cronache, "Di questo e d'altro mondo", (1971); "Il bagaglio del viaggiatore", (1973); "Le opinioni che DL ebbe", (1974) testi teatrali, romanzi e racconti.

Dal 1974 in poi, in seguito alla cosiddetta "Rivoluzione dei garofani" Saramago si dedica completamente alla scrittura e getta le fondamenta di quello che può essere definito un nuovo stile letterario ed una nuova generazione post-rivoluzionaria.

Saramago pubblica qualche anno dopo, nel 1977, il romanzo "Manuale di pittura e calligrafia", e, nel 1980, "Una terra chiamata Alentejo". Il successo arriverà però con "Memoriale del convento" (1982). Nello spazio di pochi anni altre due opere importanti, "L'anno della morte di Ricardo Reis" e "La zattera di pietra", che gli varranno, oltre al successo di pubblico, numerosi riconoscimenti della critica.

Il riconoscimento a livello internazionale arriverà però solo negli anni novanta, con "Storia dell'assedio di Lisbona", una delle più belle storie d'amore mai scritte, il controverso "Il Vangelo secondo Gesù" e "Cecità", forse il suo capolavoro.

Eletto nel 2002 presidente onorario dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

Membro del Partito Comunista portoghese dal 1969, Saramago muore il 18 giugno 2010.

Prese di posizione [modifica]

Il rapporto con la religione [modifica]

Le sue posizioni sulla religione (si è dichiarato ateo) hanno suscitato notevoli controversie in Portogallo. Dopo la pubblicazione de "Il Vangelo secondo Gesù Cristo", le aspre critche rivoltegli lo hanno indotto a lasciare il paese per vivere alle Canarie. Di nuovo, nel 2009, con l'uscita del suo ultimo romanzo "Caino", Saramago si trova a polemizzare con la chiesa cattolica portoghese, criticando la Bibbia, e definendo il Dio del libro "vendicativo, rancoroso, cattivo, indegno di fiducia".

Le accuse di antisemitismo [modifica]

Nel commentare il conflitto israelo-palestinese, Saramago ha recentemente affermato che gli ebrei non si meriterebbero più "comprensione per le sofferenze patite durante l'olocausto. Vivere nell'ombra dell'olocausto ed aspettarsi di essere perdonati di ogni cosa che fanno, a motivo della loro sofferenza passata, mi sembra un eccesso di pretese. Evidentemente non hanno imparato molto dalla sofferenza dei loro genitori e dei loro nonni." La Lega per l'Anti-Diffamazione (ADL), potente associazione lobbistica ebraica per i diritti civili, ha definito queste affermazioni 'anti-semite'. Abraham Foxman, il presidente dell'ADL ha dichiarato: "I commenti di José Saramago sono sovversivi e profondamente offensivi, oltre a dimostrare l'ignoranza relativa agli argomenti che porta a sostegno dei suoi pregiudizi nei confronti degli ebrei."[1]

Saramago ha, per contro, dichiarato che i suoi commenti erano diretti alla politica dello Stato di Israele nei confronti dei palestinesi. Ha dichiarato che Israele non può affermare di rappresentare legittimamente il giudaismo a livello mondiale e che sta usando le accuse di anti-semitismo per sminuire qualsiasi critica riguardante azioni ingiustificabili e che sarebbero considerate inaccettabili se perpetrate da qualsiasi altro stato medio-orientale. Tutto ciò è spiegato in questa lettera scritta con altri intellettuali:


« Una lettera di John Berger, Noam Chomsky, Harold Pinter, José Saramago, Gore Vidal

Il capitolo più recente del conflitto tra Israele e Palestina è iniziato quando effettivi israeliani hanno prelevato con la forza da Gaza due civili, un medico e suo fratello. Di questo incidente non si è parlato da nessuna parte, eccetto sulla stampa turca. Il giorno dopo i palestinesi hanno catturato un soldato israeliano proponendo uno scambio con i prigionieri in mano agli israeliani: ce ne sono circa 10 mila nelle carceri di Israele.

Che questo "rapimento" sia ritenuto un’atrocità, mentre si considera un fatto deplorevole ma che fa parte della vita che le Forze di Difesa (!) Israeliane esercitino l’illegale occupazione militare della Cisgiordania e l’appropriazione sistematica delle sue risorse naturali, in particolare dell’acqua, è tipica della doppia morale usata con ricorrenza dall’Occidente di fronte a quanto sopravvenuto ai palestinesi, negli ultimi 70 anni, nella terra assegnata loro dai trattati internazionali.

Oggi, all’atrocità segue un’altra atrocità: i razzi artigianali si incrociano con i sofisticati missili. Questi ultimi hanno il loro bersaglio dove vivono i poveri ed i diseredati che aspettano l’arrivo di quello che qualche volta si è chiamata giustizia. Entrambe le categorie di proiettili lacerano i corpi in maniera orribile; chi, salvo i comandanti in campo, può dimenticare questo per un momento?

Ogni provocazione ed il suo contraccolpo vengono impugnati e sono motivo di sermoni. Ma gli argomenti che seguono, accuse e solenni promesse, servono solo da distrazione per evitare che il mondo presti attenzione ad uno stratagemma militare, economico e geografico di lungo termine il cui obiettivo politico non è niente di meno che la liquidazione della nazione palestinese.

Questo bisogna dirlo forte e chiaro perché lo stratagemma, solo per metà manifesto, ed a volte occulto, avanza molto rapidamente nei giorni che passano e, secondo la nostra opinione, dobbiamo riconoscerlo quale è, incessantemente ed eternamente, ed opporci ad esso.

Mieussy, Francia

23 luglio 2006 »


L'iberismo [modifica]

Saramago è un convinto sostenitore dell'iberismo (cioè la necessità di avere un'unica entità politica nella penisola iberica). A luglio 2007 in una lunga intervista al Diario de Noticias (che ha pure diretto) ha affermato che tra Spagna e Portogallo vi sarà una naturale integrazione che porterà ad una futura unità.

Lo stile narrativo [modifica]

Uno dei tratti più caratterizzanti le opere di Saramago è il narrare eventi, che si presentano come storici, da prospettive piuttosto insolite e controverse, cercando di mettere in luce il fattore umano dietro l'evento. Sotto molti aspetti, alcune sue opere potrebbero essere definite allegoriche. Saramago tende a scrivere frasi molto lunghe, usando la punteggiatura in un modo anticonvenzionale. Ad esempio, non usa le virgolette per delimitare i dialoghi, non segna le domande col punto interrogativo; i periodi possono essere lunghi anche più di una pagina e interrotti solo da virgole dove la maggior parte degli scrittori userebbe dei punti.

Molte delle sue opere, come Cecità, Saggio sulla lucidità, Le intermittenze della morte iniziano con un avvenimento inaspettato, surreale o impossibile, che si verifica in un luogo imprecisato. Non ci si deve domandare come sia potuto accadere: è successo, punto e basta. Da questo avvenimento scaturisce poi una storia complessa, occasione per studiare le mille forme del comportamento e del pensiero umano. I protagonisti (spesso senza nomi propri) devono cercare con le loro sole forze di uscire dalla situazione che si è venuta a creare.

È frequente l'uso dell'ironia: ai personaggi non vengono risparmiate critiche per i loro comportamenti, spesso discutibili, ma profondamente umani. Non ci sono eroi, ma semplicemente uomini, con i loro pregi ed i loro difetti. Ed in effetti non manca la pietà e la compassione dello scrittore per essi, piccoli rappresentanti del genere umano.

Il blog [modifica]

Saramago ha aperto un blog dove scrive costantemente e mantiene il contatto diretto con i suoi lettori. Dalle sue pagine ha anche contestato Berlusconi per la sua politica in Italia[2]. In seguito a tale articolo, la casa editrice Einaudi (Gruppo Mondadori[3]) ha annunciato che non pubblicherà la raccolta dei suoi scritti sul blog denominata Il quaderno, la quale invece sarà edita in Italia da Bollati Boringhieri[4]

Bibliografia [modifica]

Poesia [modifica]

  • 1966 - I poemi possibili (Os poemas possíveis)
  • 1970 - Probabilmente allegria (Provavelmente alegria)
  • 1975 - L'anno mille993 (O Ano de 1993)

Teatro [modifica]

  • 1979 - La notte (A Noite)
  • 1980 - Cosa ne farò di questo libro? (Que Farei Com Este Livro?)
  • 1987 - La seconda vita di Francesco d'Assisi (A Segunda Vida de Francisco de Assis)
  • 1993 - In Nomine Dei (In Nomine Dei)
  • 2005 - Don Giovanni, o Il dissoluto assolto (Don Giovanni ou O dissoluto absolvido)

Cronache [modifica]

  • 1971 - Di questo mondo e degli altri (Deste Mundo e do Outro)
  • 1973 - A Bagagem do Viajante
  • 1974 - As Opiniões que o DL teve
  • 1976 - Os Apontamentos

Romanzi [modifica]

Altri [modifica]

  • 1978 - Oggetto quasi (Objecto quase)
  • 1981 - Viaggio in Portogallo (Viagem a Portugal)
  • 1999 - Il racconto dell'isola sconosciuta
  • 2002 - Scolpire il verso
  • 2002 - Andrea Mantegna. Un'etica, un'estetica
  • 2005 - Esteban Cuscueta
  • 2006 - Pensar, pensar, y pensar
  • 2009 - Il Quaderno - Testi scritti per il blog (settembre 2008-marzo 2009)