ROMA - Luttazzi è finito in Rete. E la Rete con i suoi blog, i suoi video e i forum discute e lo seziona. Battuta dopo battuta. Daniele Luttazzi è sospettato di aver copiato i compiti. Accusato di aver fatto ridere con battute d'altri comici, americani soprattutto. Bill Hicks, Dan Savage, Emo Philips, Lewis Black, Chevy Chase, Woody Allen, Steve Martin, Robert Schimmel, Jerry Seinfeld, Jay Leno, George Carlin, Dave Letterman (qui la lista 1). I quotidiani italiani più cauti chiedono una sua replica, lo cercano, l'Unità gli scrive una lettera aperta con dieci domande. Di dieci il senso è in una sola, perché? O perché non lo ammette?
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La vicenda è ingarbugliata ma le prove contro l'attore, scrittore, musicista, giornalista e illustratore italiano - così su Wikipedia - sembrano schiaccianti. Inconfutabili, come spiega 'Ntoskrnl' nel particolare su Ntvox.blogspot. 3 Dove i fan contano addirittura le battute copiate e fanno i conti. Si tratterebbe di "500 battute, che equivalgono circa a seicento minuti di spettacolo (applausi inclusi), quindi circa il 30 per cento del suo repertorio", scrive MadiC in un forum di discussione. "Le battute/pezzi nel repository sono circa 200, alcune di queste (diciamo 10) sono pezzi di 10 minuti, alcune altre di 2-3 minuti e alcune one line", replica un altro utente. L'ossessione parte dalla delusione. La delusione dalle prove.
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"I don't wear a watch because I want my arms to weigh the same" (Mitch Hedberg). "In realtà non porto l'orologio perché voglio che le mie braccia pesino uguale" (Luttazzi, Bollito misto con mostarda). "I don't have a girlfriend. But I do know a woman who'd be mad at me for saying that" (Mitch Hedberg). "In realtà non ho una ragazza, anche se ne conosco una che si arrabbierebbe molto se sapesse che l'ho detto" (Luttazzi, Bollito misto). "If you're less than ten years old, you're so excited about aging that you think in fractions. "How old are you?" "I'm four and a half." You're never 36 and a half. [...] Then a strange thing happens. If you make it over 100, you become a little kid again. "I'm 100 and a half" (Larry Miller, raccolta anche da Gino&Michele nelle Formiche, battuta numero 1500). "Quando hai meno di dieci anni sei così eccitato di crescere che pensi in frazioni: - Ho sei anni e mezzo! - Nessuno ha mai trent'anni e mezzo. Poi accade un fatto strano. Arrivi ai 90 e torni di nuovo bambino. - Novantaquattro. E mezzo! -" (Daniele Luttazzi, Lepidezze postribolari, pag. 107). "Mi guardate tutti come un cane a cui è stato appena mostrato un trucco con le carte" (Bill Hicks, Sane man). "Bush ha sempre l'espressione attonita di un grosso danese a cui hanno appena fatto un gioco di prestigio" (Daniele Luttazzi, La castrazione).
Le prove sono in fila e le liste sul web. Alla portata di tutti. Non fanno più ridere, metterle insieme non è divertente. Per molti è soprattutto triste, deludente. I fan di Luttazzi sono i più arrabbiati. Cercano tra i monologhi dei comici più importanti e realizzano montaggi, mettono video su YouTube che poi sono puntualmente rimossi. Non sembrano avere cattiveria ma si stanno incattivendo, perché lui, il loro eroe, non risponde, non replica. Sono sorpresi, ma ormai è guerra aperta. Parlare di plagio però resta un'accusa grave.
Il giallo comincia da un post sul blog ufficiale 5 di Luttazzi. Si chiama "Caccia al tesoro" e parla di indizi e citazioni di comici famosi che i fan sono invitati a scoprire. L'escamotage, che aveva usato proprio Lenny Bruce per difendersi da querele miliardarie, però non è chiaro. Secondo i fan, Luttazzi avrebbe cambiato la data e il contenuto di alcuni post proprio per avvalorare la tesi della "Caccia al tesoro" e salvarsi dai sospetti, grazie alle citazioni da una lista di autori. Il fatto è che in Rete niente viene perso, nulla cancellato. E i più esperti sanno risalire a matrici originali attraverso siti ormai accessibili a tutti. Ma su questo Luttazzi tace. E la caccia al tesoro sembra più una difesa dalle accuse dei suoi fedeli, che non un gioco a premi.
Come se non bastasse su Youtube, Facebook e Megavideo iniziano a fare la loro apparizione le immagini con le battute che Luttazzi avrebbe copiato, o da cui si sarebbe ispirato molto attentamente. I video di volta in volta però spariscono. Come quello di 'Sback', dove si vedeva la foto di Luttazzi (la stessa della copertina di Barracuda) e le immagini delle battute scritte in inglese. In pochi giorni il video viene fatto rimuovere dalla Krassner Entertainment per violazione di copyright. I fan scoprono che la la Krassner parte da Luttazzi stesso. Ma non si fermano e il video, senza foto, torna in Rete. Nel frattempo un altro utente del blog realizza il documentario di 40 minuti "Il Meglio [NON è] di Daniele Luttazzi". Ma anche questo viene rimosso, sempre dalla Krassner, e la stessa sorte tocca al trailer che contiene solo spezzoni dei comici inglesi.
La battaglia si muove veloce. I fan stuzzicano e si spostano. Trovano un'intervista di Luttazzi con Radio Deejay dove al quarto minuto Linus chiede: "....e non potresti mai lavorare con altri autori o perlomeno faresti molta fatica". E Luttazzi: "Il mio divertimento è scrivere battute e dirle alla gente in modo che il pubblico rida. Non mi divertirei mai a dire battute scritte da un altro".
L'esercito dei fan delusi arriva anche su Wikipedia. Dove nella sezione: "Influenze artistiche, citazioni ed accuse di plagio" della pagina "Daniele Luttazzi" appare finalmente un difensore dell'attore. Si firma Santepracucci. E scrive: "Ciao, sono Sante Pracucci. Volevo segnalare che alla voce 'Luttazzi' c'è qualcuno che continua a inserire il termine "plagi" nel titolo di un paragrafo. Il plagio è un reato e accusare qualcuno di un reato che non ha commesso è diffamazione". Questo Sante Pracucci sembra essere un fantasma. E i fan iniziano le ricerche. Un utente (filolif) da Google arriva alla storia di un Sante Pracucci, nativo di Longiano, che ai primi del Novecento si trasferisce a Santarcangelo e lavora a bottega dalla famiglia Molari. Una tintoria. Che negli anni rileva. Poi la consegna in gestione al genero Alfredo Marchi e alla fine arriva al nipote Alfonso Marchi.
Ma i fan sono fanatici, sanno e collegano i puntini fino ad arrivare a un libro di Luttazzi, La guerra civile fredda, dove l'autore scrive: "A Santarcangelo c'è gente arguta, dalla battuta pronta: devi essere all'altezza. [...] Per non parlare degli artisti: [...]. E del festival del teatro in piazza [...]. La scuola di Bornaccino. La stamperia artigiana di mio zio Alfonso Marchi".
Sui blog e sulla e mail è caos. In Rete ci sono risposte e risposte che si contraddicono. Sono tutte consultabili. Su Repubblica scrive direttamente in difesa a un articolo di Antonio Dipollina che accostava il Satyricon di Luttazzi al Letterman show. Scrive il comico 6: "Alcuni giornalisti suggeriscono che avrei nascosto al telespettatore le somiglianze fra il mio "Satyricon" e il "David Letterman Show" della Cbs. Lungi da me l'idea. Il mio debito però non col Lettermann, ma col talk-show originale cui lo stesso Letterman si ispira: il "Tonight Show" inventato nel 1962 dal grande Johnny Carson e trasmesso per 30 anni dalla Nbc. Da allora, tutti i talk-show notturni americani (sono una decina) ricalcano quella formula fortunata (...). "Satyricon" fa un passo oltre: gli ospiti vengono coinvolti in sketch umoristici. Una mia idea, che nessun talk-show americano ha.(...) Infine, tutte le battute di "Satyricon" sono originali. (Se si sostiene il contrario occorre fare degli esempi precisi, altrimenti mi si devono delle scuse). Ma le scuse non stanno arrivando. Non dalla Rete.
da repubblica.it