Di certo pero' Calindri non sara' della 'partita' che si gioca domani all'Orlando Stadium di Soweto dove e' arrivato il momento delle grandi star: alle ore 20.00 scatta - in mondovisione - l'imponente evento che prelude al mondiale sudafricano. Un cartellone strepitoso che mette insieme il sound occidentale e i ritmi delle icone musicali sudafricane in una sorta di gemellaggio universale. Signora della serata sara' Shakira gia' arrivata in Sudafrica al seguito della squadra tedesca: e' lei che interpreta la canzone ufficiale Waka Waka (This time for Africa) accompagnata dagli artisti sudafricani Freshlyground.
Sul palco si avvincenderanno Alicia Keys, Angelique KidjoAmadou & Mariam, i Black Eyed Peas, i Blk Jks, i Freshlyground. Si esibira' anche Jhon Legend, indiscusso e amato re delle hit. Molto attesa la performane di K'Naan all'anagrafe Keinan Abdi Warsame (in somalo significa 'viaggiatore'): lui e' il rapper nato in Somalia sopravvissuto alla guerra civile, ex bambino soldato, rifugiato in Canada e ora dedito al cambiamento globale e all'impegno politico.
La FIFA e la Coca Cola hanno scelto il suo brano, Wavin' Flag, per celebrare l'inizio dei Mondiali di calcio 2010. A cantare la storia del Sudafrica Hugh ci penseranno Ramopolo Masekela e Vusi Sidney Mahlasela Ka Zwane, il gruppo dei Parlotones, sudafricani dal sound british oltre ai i Freshlyground. Musica da brividi che di certo avra' effetti sulle classifiche ma - al di la' dell'ufficialita' - in tanti si stanno gia' cimentando a cantare il Mondiale (a modo loro) ed e' anche partito un divertente concorso on line: 'Scrivi il tuo inno dei mondiali, mandaci il video, noi lo mettiamo in rete e il pubblico lo votera'' (World Cup Song 2010).
Il sito e' diventato il collettore di un po' di tutto: dalla chiccha nascosta all'orrore fatto musica. In 200 mila hanno finora votato il primo pezzo in classifica, It's our game di un certo Gerry Asmus, una ballatona Eighties seguita dall'altrettanto sconosciuto Rik Mayall con Noble England. E non e' un caso che, fra i primi 50 pezzi, ben 34 siano inglesi. Don Fabio Capello deve aver ringalluzzito l'ambiente e i sudditi di sua Maesta', quest'anno, ci credono fortissimamente.
L'Italia e' fuori dalla zona calda di questa singolare classifica degli inni alternativi. Il primo dei nostri e' il liscio-calypso di Arturo Calindri, note kitch per ritagliarsi un piccolo momento di labile gloria.
di Daniela Simonetti
da ansa.it