Caro Daniele, ho visto un video realizzato dai tuoi ex fan che ti accusano di copiare le battute. L’ho visto e ora mi sento come se avessi sorpreso il mio fidanzato a letto con uomo. Non uno a caso: Cesare Previti. Il video, pubblicato con il consenso degli autori sul sito dell’Unità, nasce da un blog (http://ntvox.blogspot.com), dove i tuoi ex fan hanno raccolto centinaia e centinaia di gag e battute di satirici americani accanto alla traduzione presa dai tuoi spettacoli e dai tuoi libri. Ne sentivo palare da giorni ma non volevo crederci. Con i miei amici e colleghi, sembravamo lo staff di Marrazzo: «Ma figurati, sono solo calunnie. Figurati se uno come lui. Di certo c’è una spiegazione. Figurati se davvero c’è un video che lo inchioda. Vedrai che c’è dietro Feltri».
Ho letto qua e là il blog, e mi sono sentita come la moglie gelosa che cerca i bigliettini nelle tasche del marito perché ne ha trovato uno per sbaglio. Non è in discussione la qualità artistica del tuo lavoro, mi dicevo, ma la tua onestà. Più andavo avanti a leggere e più trovavo alcune tra le battute che avevo amato di più. Ne ho trovate tante, e a quel punto era in ballo anche la qualità artistica, ma non me ne fregava niente, perché più banalmente mi chiedevo cose tipo: come fa uno che plagia a criticare chi ruba? Semplice: plagia le battute di uno che critica chi ruba. Mi ricorda qualcuno. Poi ho cominciato a leggere la tua corrispondenza con l’autore del blog, le tue improbabili giustificazioni che sembravano scritte da Ghedini («Non copio ma cito senza citare il nome e comunque le miglioro»), o da Craxi («Ehi, è quello che fanno tutti»), o da Berlusconi («Non ho mai detto che è quello che fanno tutti, anzi, è vietato»), le loro puntuali smentite. Non entro nel dettaglio, chi vorrà leggerà il blog e deciderà se indignarsi o fregarsene o difenderti (lo fanno in molti. Avevi ragione a dire che agli italiani piace prenderla nel sedere. Bella, era tua?).
Sull’Unità abbiamo sempre dato risalto al tuo lavoro - personalmente, anche difendendolo quando suscitava polemiche - perciò volevamo anche darti la possibilità di spiegare e replicare come meglio credevi. Ti ho mandato cinque domande via mail, e un sms: «Ciao Daniele, vorrei intervistarti riguardo al video Il meglio non è di Daniele Luttazzi e darti la possibilità di replicare. Ti ho mandato una mail, riesci a rispondermi oggi? Grazie». Non mi hai risposto né alla mail né al sms. E così ne aggiungo cinque. Fanno dieci. Dieci domande per te.
L’INTERVISTA
1) In un’intervista a Radio Deejay hai detto: «Non mi divertirei a dire battute scritte da un altro», ma alcuni tuoi fan ti accusano di aver copiato centinaia di battute e di gag da altri satirici, soprattutto americani (la lista, in continuo aggiornamento, su ntvox.blogspot.com). Come stanno le cose?
2) Dici ai tuoi fan che tra i satirici è normale e diffuso il costume di prendere gag e battute di altri senza citarne la paternità, ma dici anche che tra comici c’è un codice per cui è vietato copiare: «Nessun comico copia le battute dell’altro». Quale delle due?
3) Per esempio, perché ritieni che tu abbia il diritto di appropriarti delle battute degli altri e attacchi Paolo Bonolis se si appropria di una tua battuta (che poi non è tua ma è di Carlin)?
4) I tuoi ormai ex fan sostengono che tu abbia modificato la data e il contenuto di alcuni post del tuo blog per avvalorare la tesi della «Caccia al tesoro» e delle citazioni da una lista di autori. È vero?
5) È probabile che alle domande precedenti tu abbia risposto che non plagi ma «citi migliorandole» le battute e le gag di altri. I tuoi ex fan hanno realizzato un video che mette al confronto alcuni pezzi dei tuoi spettacoli con le parti a loro dire copiate, ma il video e il trailer vengono regolarmente e rapidamente rimossi da YouTube su richiesta della tua casa di produzione, ossia tua. Dal momento che sostieni di non copiare le battute ma di migliorarle, e che questo sia normale tra i satirici, non sarebbe meglio lasciare che tutti vedano il video per difenderti dall’accusa di plagio e rassicurare i tuoi fan?
6) Davvero pensavi che la scusa della caccia al tesoro reggesse?
7) No, dai davvero?
8) Davvero?
9) Davvero?
10) Ok. Naaaa, davvero?!
Luttazzi mi ha risposto via mail dopo le 23, quando il giornale era già in stampa. Ecco la sua risposta e la mia replica.
Cara Francesca, la mia replica ufficiale è: il video in questione è diffamatorio. Infatti non scopre nulla che io non abbia già detto da anni. Ad esempio sul mio blog nel 2005 e nel 2007:
http://www.danieleluttazzi.it/node/285
http://www.danieleluttazzi.it/node/324
Chi adesso finge di "scoprire" una cosa che "Luttazzi tiene nascosta"
diffama consapevolmente, per ovvi motivi.
D
Caro Daniele, mi spiace che tu non abbia risposto a nessuna delle mie domande (questa è di D'Avanzo, ma io l'ho migliorata. Dai, non si può più scherzare...). Quanto a ciò che sostieni nei post, rimando alla replica degli autori del blog ntvox.blogspot.com, che hanno sviscerato e argomentato la vicenda per anni con una dedizione che io riservo soltanto all'esegesi dei Peanuts. Sono così meticolosi che ricorrono addirittura a web.archive.org, un grande registro dei contenuti della rete che tiene traccia di tutte le modifiche, per provare come tu abbia modificato il contenuto dei post che mi inviti a consultare solo dopo essere stato scoperto. È un loro puntiglio, come il riportare la risposta basita di Emo Philips, il satirico dal quale riprendi molte battute sostenendo che fosse lui a usare i tuoi sketch (Emo scrive ai ragazzi: “Queste battute le ho scritte io per me nel 1985 e non le ho né vendute né cedute a nessuno!"). È tutto nel blog, per chi avrà voglia di leggere. Personalmente, consiglio di più la lettura dei Peanuts. Sarà che mi interessa poco sapere quando hai tirato fuori la giustificazione della Caccia al tesoro o quella della lista o quella dell'escamotage contro la censura o tutte le altre perché le trovo comunque ridicole e inaccettabili.
Saluti da una ex fan delusa...
Segue un'altra mail, nella quale Daniele mi spiega che io non lo avevo certo deluso quando avevo citato una sua battuta su previti e i 32 denti tutti canini. Non ricordo la battuta, ma può anche darsi: scrivendo centinaia di battute ogni mese, può capitare che una su mille assomigli alla battuta di un altro. Nel mio caso, se succede, è involontario e rarissimo, perché io non copio le battute. Non lo faccio anche perché non mi interessa la battuta fine a se stessa: uso le battute come mattoncini del lego, per costruire un discorso. Daniele conclude: «Le accuse dei blogger sono un pretesto per invertire i termini del discorso. Ho creato la caccia al tesoro e l'ho detto. Loro la scoprono anni dopo e fingono che io non l'abbia mai detto. La cosa importante è che io l'ho detto. In altri termini. L'accusa è "Luttazzi copia!" Io replico: "E' vero, lo faccio apposta, da sempre, per un motivo preciso. Ed è scritto sul mio blog." Dov'è la notizia? Ciao. D.».
La notizia è che Luttazzi copia. Non una battuta ogni tanto ma centinaia di battute. Finora il blog degli ex fan ha scoperto più di 500 minuti di plagio (ma la lista è in continuo aggiornamento) su un repertorio, quello di Luttazzi, di 1200 minuti. Quasi il cinquanta per cento, dicono. Erano copiate perfino alcune battute recitate a «RaiPerUnaNotte», scrivono i fan increduli: «But shaving my pussy makes me look like a 12 year old! ... YES!!». È di Jim Norton. Luttazzi sostitusce «dodicenne» con «minorenne».
Non voglio insistere oltre perché lì fuori c'è un mondo e vale la pena di spendere altrove le nostre energie. Aggiungo solo che mi è costato moltissimo andare in fondo a questa storia perché stimavo luttazzi: ho tutti i suoi libri, ho visto tutti i suoi spettacoli, ero una fan. Ma di fronte allo smarrimento dei suoi ex fan delusi mi sono detta: «Se Luttazzi ha davvero plagiato centinaia di comici ignari, se davvero ha ingannato e calunniato i suoi fan (accusandoli di diffamarlo), se davvero ha censurato la loro inchiesta facendo togliere ripetutamente il video da YouTube, se ha confezionato post taroccati come falsi dossier, se davvero ha fatto tutto questo ergendosi pure a paladino della morale, allora devo avere il coraggio di dirlo. Ho verificato con molta tristezza: era vero. È troppo facile denunciare le colpe dell'avversario e coprire quelle di chi fa parte del tuo schieramento, o della tua casta. È ciò che fanno i parlamentari quando negano l'autorizzazione all'arresto di un loro collega indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo proteggono in quanto parlamentare. È evidente che non c'è alcuna proporzione tra le due due vicende, ma la logica corporativa è la stessa: sei mio amico, perciò ti difendo anche se ti macchi delle stesse colpe dei miei nemici. A Daniele ho risposto così:
«Caro Daniele, può capitare di fare inavvertitamente la stessa battuta, perché spesso viene in mente una battuta simile a persone diverse e perché siamo anche quello che leggiamo, ma può capitare una volta su mille. Basta controllare: i miei pezzi sono tutti online. Curioso, perché questo è l'argomento che, prima di vedere il video, usavo per difendere te. Quanto alle accuse dei blogger, non è che se uno viene sorpreso con un quadro rubato un casa, ma dimostra di aver dichiarato da anni di averlo rubato, l'averlo dichiarato lo scagiona dall'accusa di furto! Anche se questo, in effetti, è un progetto di legge al quale Ghedini sta lavorando».