LETTERATO E SAGGISTA - Sanguineti è stato una figura di letterato a 360 gradi, fuori e dentro il mondo accademico. Poeta, intellettuale, professore di letteratura all’Università di Torino, Salerno e Genova, ma anche autore di teatro, critico, saggista. La sua attività è stata sempre caratterizzata da una battaglia culturale iniziata con l’esperienza avanguardistica degli anni Sessanta. Insieme ad Angelo Guglielmi, Edoardo Sanguineti fu infatti il teorico più famoso del Gruppo 63. Capofila della neoavanguardia poetica, partecipò alla raccolta collettiva di poesia "I nuovissimi" (1961) da dove approdò con un ruolo determinante e fondativo al 'Gruppo 63'. La sua poesia sperimentale - è stato detto - rappresenta la «dissoluzione» del linguaggio quotidiano, come dimostrazione dell'impossibilità del comunicare nella società dei consumi. Dal "linguismo" folgorante dei primi lavori e dalla bulimia senza razionalità di parole e immagini (Laborintus, Erotopaegnia, Triperuno), Sanguineti elaborò con il tempo un regime satirico e grottesco a cui non fu estraneo il realismo marxista e la psicoanalisi che grande influsso ebbero su di lui. Di questi fase sono Wirrwar, Postkarten, Stracciafoglio, Seggnalibro, Bisbidis, Senzatitolo, Per musica. La sua capacità critica si è applicata a Dante (interpretazione di Malebolge), al '900 (Tra liberty e crepuscolarismo, Guido Gozzano,Indagini e letture, Scribili). Sua la cura dell'antologia Poesia italiana del novecento. Molto attivo anche nella narrativa: da Capriccio italiano a Il gioco di Satyricon. Non ultima la sua passione per il teatro: K. E le altre cose, Faust. Un travestimento. Così come molte riduzioni teatrali tra cui quella dell'Orlando Furioso per il regista Ronconi.
da corriere.it