L'AGONIA - La donna aveva sospeso la sua singolare protesta - durata tre giorni - il 3 maggio. Ma lunedì scorso - come riferisce il quotidiano «Il Mattino» - è stata colta da un improvviso malore mentre si trovava al lavoro nel reparto di maternità dell’ospedale partenopeo. Dopo tre giorni di agonia per la donna non c’è stato nulla da fare ed il marito ha deciso di donare gli organi. Mariarca lascia due bambini di 10 e 4 anni.
IN TV - La sua singolare forma di protesta era finita anche sulle televisioni private, ripresa dall'emittente napoletana «Julie Italia» e poi postata su Youtube.
LE ULTIME PAROLE - «Lo stipendio è un diritto, ho lavorato e pretendo i miei soldi». Così Mariarca spiegava alle telecamere la sua decisione di farsi prelevare ogni giorno 150 millilitri di sangue fin quando non fossero stati pagati gli stipendi al personale della Asl Napoli 1. Quella intervista fece subito il giro del web. «Sto facendo anche lo sciopero della fame. Può sembrare un atto folle - diceva la donna, sposata e madre di due figli - ma voglio dimostrare che stanno giocando sulla pelle e sul sangue di tutti. Vedere il sangue, che è vita, rende evidenti le difficoltà nostra e degli altri ammalati».
IL «ROSSO» SANITARIO - L’Asl Napoli 1, la più grande d’Italia, ha pagato con ritardo gli stipendi di aprile ai suoi 10mila dipendenti perchè non c’erano più fondi a disposizione. Una vertenza che è stata sbloccata qualche giorno dopo, in seguito a numerose proteste. La donna, che aveva avviato anche lo sciopero della fame, era preoccupata per il mancato arrivo degli stipendi perchè c’erano scadenze da fronteggiare, come il pagamento di rate di mutuo.
da corrieredelmezzogiorno.corriere.it